Nato a Londra nel 1919, Godfrey Hounsfield ha studiato ingegneria presso il Faraday House Electrical Engineering College della città natale. Laureatosi nel 1951 ha lavorato presso la società inglese Emi (Electric and Musical Industries) dove ha assunto in seguito l'incarico di direttore del Medical Systems Department, la sezione medica dei laboratori di ricerca della società.
Dapprima Hounsfield ha collaborato alla realizzazione dell'Emidec 1100, il più grande computer completamente a transistor prodotto in Gran Bretagna. Nel 1967 ha iniziato le ricerche sulle tecniche automatiche di rilevazione delle immagini; l'intento era quello di realizzare un'apparecchiatura capace di produrre, con l'aiuto del computer, delle tomografie, cioè delle sezioni del corpo umano.
In quel periodo Hounsfield si stava occupando dei problemi connessi con la pattern recognition, la tecnica che consente al computer di riconoscere parole e immagini. Lo studioso - secondo quanto ha raccontato lui stesso - intuì che lo stesso tipo di tecnica poteva essere usata per "leggere" il corpo umano. Per realizzare il suo progetto Hounsfield mise in pratica tre idee. Anziché la pellicola classica impiegata nel radiografo, per captare i raggi X pensò di usare dei cristalli, in modo che le informazioni relative ai tessuti potessero essere inviate a un calcolatore e interpretate. Infatti, il cristallo che capta i raggi X usciti dal corpo li converte in luce che, a sua volta, viene trasformata in un segnale elettrico da un fotomoltiplicatore. Inoltre, per ottenere immagini complete e dettagliate, Hounsfield provò a esplorare i tessuti e gli organi da più angolazioni. Infine, per semplificare i calcoli e quindi i problemi matematici, pensò di far passare tutti i raggi X attraverso una sezione del corpo alla volta, così da ottenere un'immagine tomografica alla volta.
La messa a punto dell'apparecchiatura - l'Emi-scanner, poi ribattezzato TAC - è valsa a Hounsfield e al fisico Alan M. Cormack (n. 1924) l'assegnazione del premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1979. Un'assegnazione che è stata anche fonte di polemiche. Nell'occasione, infatti, alcuni commentatori hanno sottolineato la situazione anomala per cui nessuno dei due vincitori era medico; secondo altri, veniva premiato un filone di ricerche che aveva portato a un prodotto tecnologico e non a un avanzamento della ricerca di base, come vorrebbero le regole del premio Nobel. Queste polemiche nulla tolgono all'importanza dell'invenzione, con la quale, come ha osservato lo stesso Hounsfield, «finalmente l'uomo arriva a guardare bene e completamente dentro il corpo umano senza ricorrere all'uso cruento dei ferri chirurgici».